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Ecografia addominale

Non più giovane

ma sempre in gamba

L’ecografia addominale è una metodica che necessita di un periodo di apprendimento piuttosto lungo ma che, in mani esperte, fornisce in tempo reale e senza alcun danno per il paziente elementi preziosi. Oggi l’ecografia medica non è più considerata una tecnologia nuova, poiché viene utilizzata in modo estensivo da oltre 30 anni. Se però consideriamo i numerosi miglioramenti tecnologici che hanno implementato questa metodica, credo che qualcosa di nuovo possa ancora dirci. Da esame di pertinenza prettamente radiologica e chirurgica, l’ecografia è divenuta oggi uno strumento diagnostico rapido ed indolore utilizzato da specialisti afferenti a branche diverse, tra cui la gastroenterologia. A proposito di questa specializzazione, amo dire che “l’ecografo è il fonendoscopio del gastroenterologo”. Infatti, non disdegnando la semeiotica che deve essere imprescindibile bagaglio di ogni medico, mi sento di affermare che l’esame obiettivo ecografico è spesso più accurato dell’esame fisico. Ad esempio i piccoli versamenti liquidi nell’addome non sono rilevabili dall’esame fisico, così come non lo sono i noduli (benigni o maligni) di fegato, pancreas e milza. Analoga considerazione per gli aumenti patologici di volume dei linfonodi profondi e per gli ispessimenti delle pareti intestinali di natura infiammatoria o tumorale. Non dimentichiamo poi che il gastroenterologo è pur sempre un internista, per cui durante un esame ecografico non disdegna l’osservazione dei grossi vasi addominali, dei reni, della vescica o dei genitali interni. E’ ovvio il successivo coinvolgimento, in caso di sospetta patologia non epato-gastroenterologica, dello specialista più indicato.

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